Allestimento Vasca 2024

Concept: Venezia è un giardino

L’idea nasce in primis dall’esigenza di ripristinare la vasca fronte Padiglione Venezia e renderla non solo esteticamente gradevole ma anche luogo adatto alla esposizione di opere artistiche.

La città di Venezia si può ridurre in semplici concetti: acqua, canali e abitazioni. Il progetto prende corpo proprio da questa concettualizzazione, realizzando dei canali mediante delle file di piante fiorite che, estremizzando la realtà, rappresentano i palazzi veneziani. Il fondo della vasca è ridipinto con il medesimo colore delle acque della laguna e i canali realizzati mediante degli specchi preformati in grado di riflettere ed amplificare sia le acque che le fioriture.

L’acqua protagonista multisensoriale: lungo il bordo più lungo della vasca, sul lato del pad. Venezia, si trova la “macchina della pioggia”, una semplice grondaia forata che grazie all’acqua che cade dai fori sull’acqua della vasca, produce il piacevole suono della pioggia.

La luce: gli specchi suggeriscono una dimensione moltiplicativa degli spazi che potrà continuare anche nelle ore notturne grazie alla illuminazione presente sul fondo della vasca.

Il legno: la città di Venezia e il suo hinterland sono ricchissime di vegetazione arborea. Venezia stessa nonostante sia una città d’acque, offre giardini e alberature al pari di altre città. Purtroppo, l’aumento della frequenza di eventi climatici estremi e la presenza in molti casi di esemplari arborei maturi crea inevitabilmente la perdita di alberi, per schianto o per rottura di branche che in ultima analisi ne compromettono l’integrità e quindi la stabilità. I tronchi e il legname che annualmente viene rimosso, in una discreta percentuale può essere riciclato e utilizzato per la creazione di manufatti che potranno essere goduti ancora per molti anni dalla collettività.

Nello specifico, il progetto PADVE comprende anche la creazione di alcune sedute realizzate proprio con gli alberi caduti al suolo nel 2022 e nel 2023.

Dott. Angronomo Marco Tosato www.eutopiastudio.it/studio.html

Queste panchine sono un progetto pilota, dal mio punto di vista, estremamente virtuoso.

Sono realizzate interamente con legno recuperato dagli alberi della città in cui vengono installate. Il legno è frutto del recupero della risulta di schianti o di abbattimenti a causa di patologie.

Le panchine su cui ci si siederà, dunque, sono un concreto esempio di circolarità e di sostenibilità. Un altro servizio che gli alberi della nostra città ci forniscono.

Grazie a questo progetto si spera di poter ottenere una vera e propria certificazione di filiera corta per gli arredi in legno del Comune.

Ovviamente la “conditio sine qua non” per questo tipo di utilizzi è quella di continuare a piantare alberi negli spazi pubblici della nostra città.

Dott. Forestale Luca Mamprin

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